Ecco, il tuo re viene...
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Gv 12,12-16
In quel tempo, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto su un puledro d’asina. I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.
Pensavo di aver capito male, nonostante io abbia le orecchie molto lunghe: quel Gesù che era appena arrivato da Betania accompagnato dai suoi discepoli mi richiedeva come cavalcatura per un ingresso solenne, come quello di un re che venisse a prendere possesso di Gerusalemme. Ho fatto notare che è il cavallo il più adatto per i nobili e i potenti, io sono più avvezzo ai carichi mercantili, ma non ha voluto sentire ragioni, affermando che gli asini gli erano simpatici fin dalla culla mangiatoia di Betlemme..…Ed ora eccomi qui, ammantato di rosso, in mezzo ad una folla festante, che tappezza la strada e agita rami di palma e di ulivo. Dicono che questo corteo sia il compimento di una antica profezia riguardante l’arrivo del Messia, del re per eccellenza, però mi chiedo come governerà quel Gesù che mi sta in groppa e che si dimostra così mite ed umile. Fossi in lui, non mi fiderei troppo di tutta questa gente entusiasta: l’umore di una folla è volubile e non mi stupirei se tra qualche giorno questi osanna si trasformassero in altre richieste. Ma certo lo sa anche Gesù, e forse è proprio così che vuole regnare!