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Purificare il Cuore, Ricostruire il Tempio

III Domenica di Quaresima (anno B)
Gv 2,13-25
III Domenica di Quaresima (anno B)

fr. Renato

«Amiamo dunque Dio e adoriamolo con cuore puro e mente pura, poiché egli stesso, ricercando questo sopra tutte le altre cose, disse: I veri adoratori adoreranno il Padre nello spirito e nella verità. Tutti infatti quelli che lo adorano, bisogna che lo adorino nello spirito della verità» (2Lf III, 19: FF 187)

La liturgia della Parola della III Domenica di Quaresima dell'anno B ci offre la lettura del vangelo di Giovanni dal capitolo 2, i versetti da 13 a 25, si tratta dell'episodio di Gesù che scaccia i venditori dal tempio. Potremmo dire che la collocazione di questa azione all'inizio del vangelo è storicamente illogica, anche se il gesto è certamente storico, infatti è del tutto improbabile che un perfetto sconosciuto si mettesse a ribaltare i tavoli senza finire nei guai! I vangeli sinottici pongono questa vicenda all'inizio dell'ultima settimana della vita terrena di Gesù (Mc 11,15-17; Mt 21,12-13; Lc 19,45-46). C'è da domandarsi, come mai Giovanni anticipa qui il gesto anarchico del Signore? 

Questo evento collocato, nel vangelo di Giovanni all'inizio del ministero di Gesù, riveste un significato simbolico e teologico profondo, che va oltre la semplice azione di cacciare i mercanti dal tempio. Il quarto evangelista, con il suo stile teologico e simbolico, ci offre una prospettiva profonda sull'incontro di Gesù con il tempio e con coloro che vi commerciavano. Attraverso questo episodio, Giovanni ci invita a riflettere sulla vera natura del culto e sulla relazione autentica con Dio.

Il gesto di purificazione del Tempio

Dopo il miracolo delle nozze di Cana (Gv 2, 1-12), Gesù si reca a Gerusalemme per la Pasqua. Questo dettaglio temporale è significativo perché la Pasqua rappresenta uno dei momenti più importanti nel calendario ebraico, durante il quale si celebrava la liberazione dalla schiavitù in Egitto. La presenza di Gesù al Tempio in questo contesto sottolinea la sua fedeltà alla tradizione ebraica e il suo rispetto per le pratiche religiose. Una volta al Tempio si confronta con la presenza di mercanti e cambiavalute. La sua reazione è decisa e radicale: confeziona una frusta di cordicelle e scaccia tutti dal Tempio, ribaltando i banchi dei cambiavalute e rimproverando coloro che trasformavano la casa di Dio in un mercato. Questo gesto profetico richiama l'immagine degli antichi profeti che denunciavano l'ipocrisia e l'idolatria del popolo, e  sottolinea l'importanza di una fede autentica e di un culto spirituale.

La reazione delle autorità religiose

La reazione dei Giudei alle parole e alle azioni di Gesù è di sorpresa e chiedono un segno che giustifichi il suo comportamento, la sua autorità per agire in tal modo. Tuttavia, la richiesta di un segno evidenzia la mancanza di comprensione spirituale da parte delle autorità religiose, che cercano una conferma esterna anziché accogliere la verità interiore proclamata da Gesù.

La profezia di Gesù sulla risurrezione

In risposta alla richiesta dei Giudei, Gesù proclama la profezia della sua risurrezione in tre giorni, riferendosi al tempio del suo corpo. Questo annuncio anticipa la Pasqua e rivela il mistero della salvezza attraverso il sacrificio di Cristo. È un invito a riflettere sulla vera natura del Tempio e sulla nuova alleanza che Gesù inaugurerà con la sua risurrezione.

La reazione della folla e la comprensione postuma

Il testo evangelico riporta che «molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome»,  ma Gesù non si fida di loro perché conosce il cuore umano. Questo ci ricorda che la fede non può basarsi solo sui miracoli, ma deve essere radicata in una relazione personale con Gesù. È una chiamata alla profondità della fede e alla conversione interiore.

Riflessioni e domande

  1. Qual è il tempio nella tua vita? Come puoi purificarlo per renderlo un luogo di autentico incontro con Dio?

  2. Quali sono le pratiche "commerciali" che possono contaminare la tua relazione con Dio? Come puoi allontanarle per avvicinarti di più a Lui?

  3. Cerchi una fede autentica o ti accontenti di esperienze superficiali? Qual è il segno più profondo della presenza di Dio per te? 

    Preghiera

Signore Gesù, tu sei il vero tempio dove possiamo incontrare Dio. Purifica il nostro cuore dalle contaminazioni del peccato e guidaci sulla via della conversione. Aiutaci a riconoscere i segni della tua presenza nelle nostre vite e a rispondere con fede e amore. Amen.