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Mt. 2, 1-12
Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Oggi, cari uomini, sapete tanto sulle mie sorelle! Le avete osservate, studiate, sapete come si formano e come si evolvono, le avete classificate: giganti rosse, nane bianche, a neutroni, quasar, pulsar, supernove e via discorrendo. Ma per conoscere me e il mio mistero, dovete abbandonare per un attimo i vostri telescopi e contemplarmi con il cuore. Perché così hanno fatto quei saggi che ricercavano i segni della divinità nel cielo stellato: hanno percepito, all’interno del mio splendore, una voce amica che li invitava a mettersi in viaggio. Perché era il creatore stesso che parlava attraverso di me, lui che, come dice il salmo, chiama le stelle per nome. Mi ha fatto giocare un po’ a nascondino con i Magi, per mettere alla prova la loro costanza, ed essi non si sono persi d’animo anche quando non mi vedevano. Alla fine sono riapparsa, ma quando sono giunti al Bambino mi sono fatta da parte, contenta del mio servizio: era Lui che ora dovevano contemplare.
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Lc 2, 15-20
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Ecco che i pastori tornano giubilanti ai loro greggi: che brave persone! E pensare che quando sono giunti, io e Giuseppe ci siamo quasi spaventati perché il loro aspetto non era molto rassicurante…Quando però si sono messi a raccontare quanto era loro successo, con gli occhi che brillavano, abbiamo compreso che non erano arrivati per caso. Anch’essi avevano incontrato gli angeli e ovviamente la loro prima reazione era stata spavento e timore: ma poi erano stati rassicurati e invitati a venire a Betlemme per vedere la gloria di Dio discesa sulla terra nei poveri ma dignitosi panni di un neonato. In lieta concordia hanno creduto a quell’annuncio, si sono messi subito in viaggio e quando sono arrivati, non hanno badato alla povertà del nostro alloggio, (il loro forse è ancor più misero): la loro attenzione e le loro parole sono state rivolte tutte al bambinello e lo hanno magnificato di fronte a tutti, cosa che stanno continuando a fare nel loro ritorno, come rustici angeli. Quanto a me, non mi stanco di ascoltare e di confrontare nei miei pensieri ciò che si dice di questo esserino, mio figlio e mio Dio.
- Data evento (inizio):
08-12-2023 00:00
- Data evento (fine):
02-02-2024
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In occasione dell’800° anniversario del “Natale di Greccio”, la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’Indulgenza plenaria a tutti i fedeli che, dall’8 dicembre 2023 (Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria) al 2 febbraio 2024 (Festa della Presentazione al tempio di Nostro Signore Gesù Cristo) andranno a visitare un presepe in una chiesa affidata ai frati francescani in tutto il mondo.
La Famiglia francescana aveva inoltrato la richiesta al Santo Padre lo scorso 17 aprile, “al fine di promuovere il rinnovamento spirituale dei fedeli ed incrementare la vita di grazia”, si legge nella petizione inviata alla Penitenzieria Apostolica. “Sostando in preghiera davanti ai presepi, i fedeli possano conseguire l’Indulgenza plenaria alle solite condizioni. Così pure quanti sono malati o impossibilitati a partecipare fisicamente, possano ugualmente fruire del dono dell’Indulgenza plenaria, offrendo le loro sofferenze al Signore o compiendo pratiche di pietà”.
Nelle chiese a noi affidate apriremo solennemente questi giorni di indulgenza con due Messe solenni:
- Giovedì 7 dicembre alle ore 20.24 al Sacro Monte di Orta, la celebrazione inizierà con dinanzi alla cappella XI (Perdono di Assisi) con un momento di richiesta di perdono per avviarsi verso il santuario dove varcheremo la porta al canto del Gloria e proseguire con la liturgia della Parola e la liturgia Eucaristica.
- Venerdì 8 dicembre alle ore 16.30 al Monte Mesma.